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Categoria: Oratorio
Presentazione tema dell’Oratorio Estivo 2016 – PER DI QUA
Messaggio per la Festa di apertura degli oratori 2015
Cari amici,
in questi mesi estivi abbiamo avuto diverse occasioni di incontrarci, a cominciare dall’entusiasmante incontro coi cresimandi a san Siro, passando dal simpatico pomeriggio ad Acquatica Park con molti gruppi degli oratori estivi, senza dimenticare la festa vissuta in piazza Duomo da tanti animatori adolescenti. L’estate appena trascorsa ci ha visti Tuttiatavola per imparare che «non di solo pane vive l’uomo», ma di ogni parola che viene da Dio e di ogni azione buona che doniamo o riceviamo.
L’anno scorso abbiamo vissuto la proposta Solo insieme, per educarci allo stile di Gesù, quello stile ben raccontato dall’evangelista Marco: il Signore invitò coloro che sarebbero diventati i suoi primi testimoni (i dodici apostoli) a condividere la sua vita, a «stare con lui» (Mc 3,14). Ci siamo esercitati anche noi a costruire comunità che siano sempre più educanti, dove cioè l’amore e la cura reciproca siano le prime modalità attraverso le quali testimoniare agli altri la bellezza di aver conosciuto il Signore Gesù.
Nel prossimo anno vogliamo fare un passo in avanti.
L’anno oratoriano 2015-2016 è «Come Gesù»
Sarà Gesù il primo «educatore», parlerà al cuore dei più giovani con la verità che proviene dalla sua stessa vita e ci dimostrerà, ancora una volta, tutto il suo amore. Il suo pensiero, il «pensiero di Cristo», è per noi la bussola che orienta il cammino, è lo sguardo che dà senso a tutta l’esistenza e che ci fa essere autenticamente noi stessi. Avere il suo «pensiero» significa avere anche i suoi stessi sentimenti, è sforzarsi ogni giorno di donare, perdonare, mettersi al servizio, vivere pienamente la gioia della comunione, disposti anche al sacrificio, pur di amare senza misura.
La conseguenza di una vita vissuta seguendo Gesù, «educati dal suo pensiero», così come hanno fatto Pietro, gli apostoli e i suoi fedeli discepoli, in questi ultimi duemila anni, è il cambiamento, è testimoniare sempre più di essere diventati «nuova creatura».
Possiamo impegnarci ancora di più a formare delle comunità che abbiano il sapore del Vangelo e plasmare addirittura una società in cui ci sia un po’ più di bene, di accoglienza, di comprensione e di perdono. Non bisogna essere adulti per cambiare il mondo, fin da bambini, fin da ragazzi, si può scegliere di essere discepoli del Signore e trasformare la terra, «come» ha fatto lui.
Potremmo procurare per il mondo che ci circonda una vera «cultura della misericordia», da condividere con tutti, generando percorsi di pace e fraternità che possano «contagiare» molta gente, a partire dai più piccoli per arrivare sino alle famiglie e, ancora di più, alle situazioni dove si vivono forme di disagio e sofferenza.
È questo lo stile, l’impegno e la responsabilità di chi decide di lasciarsi educare per essere «Come Gesù».